
Recensione sul romanzo “Pugni al petto” – Questo libro è scritto con cura e con amore. Ha una prosa lineare, basata su un racconto autobiografico. La trama è semplice, ma ricca di elementi, che avvincono i lettori per la capacità dell’autore di rendere umoristici e divertenti tanti episodi che si susseguono a ritmo incalzante.
I ritratti dei personaggi sono delineati nelle loro caratteristiche tipiche e a volte resi con ironia o con un certo sarcasmo senza entrare in conflitto con la personalità di ciascuno, ma enfatizzando solo alcuni loro difetti fisici o morali. La descrizione degli eventi, del contesto e dei personaggi è molto analitica e non permette di interferire con l’immaginazione e procede veloce nell’iter narrativo delle sequenze che vedono in azione i “pivoli”, gli allievi del primo corso della prestigiosa Scuola Navale di Venezia, frequentata da loro, in tentativi di ribellione alle regole rigide, imposte per mantenere ordine e disciplina. Molte le bravate e molte le punizioni con tanti giri di corsa, con i pugni al petto, nel “Campaccio”, ma un’impresa, in particolare, si rivela più difficile da attuare. Si tratta di ricercare un diario prezioso, appartenente a un ex allievo, immaginando che il suo possesso avrebbe permesso loro di evitare rimproveri, castighi e sospensioni.
Questa avventura li porterà ad affrontare una situazione molto difficile e ricca di suspense ma, per fortuna, con lieto fine. Non mancano brani di prosa poetica, quando l’autore descrive Venezia nei suoi splendidi monumenti e paesaggi suggestivi, anche quando sono immersi in una fitta nebbia. I momenti di pathos sono racchiusi, a intervalli, nel libro e sono la trascrizione delle lettere del padre a Raimondo, il protagonista del racconto, su cui si incentra la trama.
Sono molto belle le lettere e meritano un’attenzione particolare per l’affetto profondo e costante, dimostrato al figlio con saggi consigli e per la grande fiducia che ripone nelle sue capacità intellettuali, morali e fisiche, che gli permetteranno, senza nessun dubbio, di superare i tre anni per poter provare poi a diventare un ufficiale di Marina.
ln conclusione i messaggi che si possono trarre da questo bel romanzo sono: a) l’importanza dei rapporti umani e il valore dell’amicizia, b) la bellezza dei paesaggi e dei monumenti artistici come elemento rigenerante e salvifico, c) Il grande amore per la Patria, simboleggiato dalla nostra bandiera tricolore, affidata alla cura dei pivoli, che la maneggiano con estrema abilità, sia per issarla in alto sul pennone, che per ritirarla e ripiegarla con estrema precisione. Infine non poteva mancare la minuziosa descrizione della nave italiana “Amerigo Vespucci”, la nave più bella e più famosa nel mondo.
09.02.2023 – Professoressa Licia Macioci
Info e acquisto del libro (QUI)
Rispondi